(Km: 17. Dislivello: 200 m)

Si parte da Lully, dove c’è una chiesa che si appoggia sulla storia: il primo edificio sacro qui realizzato risale infatti alle origini del cristianesimo in Svizzera. Il suo campanile sta oggi come freccia che trafigge il cielo. L’interno è illuminato da una vetrata: vi si riconosce Lazzaro che brilla della luce della Resurrezione e inonda con questa lo spazio di tutta la chiesa.

Estavayer-le-Lac, città racchiusa dalle mura medievali, è tutta da scoprire. C’è un atmosfera antica, un convento di domenicane, il mercato per i prodotti della campagna circostante, il lago, il museo delle rane impagliate, il castello di Chenaux. La cittadina è conosciuta anche per i presepi che la illuminano nel tempo di Natale.

È bella la chiesa di Notre-Dame a Granges-près-Marnand. Siamo passati nel Canton Vaud (qui è tutto un dentro e fuori tra cantoni) e questa chiesa evangelica dedicata alla Madonna mantiene la sua anima gotica. Quello che attira la nostra attenzione è però una vetrata moderna che ingloba un frammento quattrocentesco con il volto di Gesù. L’immagine sta a ricordarci che Cristo è la luce!

Dalla pianura della Broye si sale sulla roccia (Sur…pierre), dove la chiesa di Notre-Dame-des-Champs brilla come luce in mezzo ai campi. È costruzione armoniosa, delicata, custodita da due possenti tigli. All’interno il Bambino Gesù, in braccio alla Madonna, tiene in mano un globo. Ci piace immaginare che non sia una palla di cannone, come qualcuno afferma, ma piuttosto una sfera per giocare alle bocce…

Beh, è facile agganciare Lucens alla luce: basta prendere le prime quattro lettere del nome. Lei stessa si presenta come “città della luce” e nella sua bandiera campeggia un sole raggiante. Anche questa cittadina è dominata da un castello e i turisti possono visitare il museo di Sherlock Holmes o prendere la bicicletta e tuffarsi nella campagna vallonata, vasta, verde e vigorosa.

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